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Giulia Gatti è un’artista italiana emergente.
Da anni viaggia nel sud America tra Perù, Bolivia, Patagonia e Messico dedicandosi a progetti che abbraccino danza, fotografia e scrittura.
L'artista
Giulia Gatti è un’artista italiana emergente che da anni viaggia nel sud America tra Perù, Bolivia, Patagonia e Messico dedicandosi a progetti che abbraccino danza, fotografia e scrittura.
Nel 2019 vince il primo premio Portfolio sul Po del circuito Portfolio Italia 2019 e nell’anno successivo il suo progetto Su mia madre tira vento riceve il Premio Pesaresi.
Nel 2022 assieme a Spazio Gomma presenta un’anteprima del suo nuovo lavoro Corazonada presso Castelnuovo Fotografia, mostra che sarà ospitata nel 2023 dai festival di fotografia di Ragusa e di Monopoli.
A settembre 2023 il suo lavoro sarà presentato all'interno della serie di Sky Arte Le Fotografe, con una puntata a lei dedicata.
artista
La mostra
Corpo è arma, nemico e alleato di una guerra fragile contro la convenzione. Il binomio naturale-femminile è un’associazione ontologica da ripensare e trasformare, soprattutto nella rappresentazione dell’essere madri, figli e spose. Spesso rappresentata nella corazza del suo vestito tradizionale, la donna istmeña è soggetto e oggetto di questo racconto, che risponde alla necessità di non vedersi più rappresentate da uno sguardo patriarcale. Nato da viaggi, ritorni e lunghe soste nell’istmo di Tehuantepec (Oaxaca) in Messico, Corazonada è il progetto di Giulia Gatti, nato dalla collaborazione con le donne che abitano questi luoghi.
Corpi femminili accumunati da un desiderio latente di indipendenza, libertà e potenza; che si riconoscono nella voglia di sovvertire gli scenari disegnati nel corso del tempo dalla norma, dalle appropriazioni esterne. Giocano insieme a costruire nuove scene in cui il femminile si appropria di elementi legati al potere. Di simboli dell’erotismo, della caccia, del mistero. Questo lavoro giocherella con le tappe —naturali o culturali o normative —del corpo femminile, animato dal tentativo di seminare provocazione sopra il terreno fertile della tradizione.
mostra
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