Effimero 09. - ANTONIO DI CECCO
I paesaggi di Antonio Di Cecco si reggono su entità sottilissime, evanescenti. Ci forzano a curiosare in mezzo a ciò che appare indistinto, mobile, senza materia. Una costante opera di sottrazione di peso, ora all’aria già rarefatta, ora alle figure umane, ora allo sguardo. La ricerca di una “leggerezza pensosa”. Ne vien fuori un mondo quasi senza gravità. Certe volte che la neve riveste ogni cosa e la montagna è raccolta in un silenzio che blocca il respiro risaltano i dettagli. Il filo del loro discorso è, però, nascosto, la vista ingannevole, sfuggente. Si sente l’odore del biancore prima ancora che l’occhio ci si tuffi dentro.
testo di Alberto Bazzucchi
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Formato: 13 cm × 16 cm
Tiratura: 20 ed.
Stampa: inkjet su carta Hahnemhule Photorag Baryta
L'opera è timbrata e firmata dall'autore, spedita con autentica.
* il prezzo si riferisce alla sola foto, su richiesta è possibile ordinare e acquistare la cornice realizzata su misura.